Fratto's stories

My story from ...Turin

07/03/2008 10:12

(if I will have the possibility, I will make to translate this story in English).

 

Quando nacque mio padre, Giuseppe Fratto, era il 1924 e L’Italia era in quel periodo particolare tra le due guerre mondiali nel quale l’Europa, mai e poi mai, pensava di vedere un altro conflitto globale invece,da lì a poco, sarebbe scoppiata un’altra tremenda guerra che avrebbe varcato gli oceani.

Mia mamma, Rosa Guarnieri, venne al mondo qualche anno dopo: nel 1928.

Entrambi nacquero nello stesso isolato a Catanzaro Lido (allora chiamata Marina di Catanzaro) a cento metri dal mare che ancora si chiama Mare Ionio e, in particolare quella località, Golfo di Squillace.

Erano vicini di casa, insomma.

I miei nonni paterni avevano una particolarità proprio nel cognome. Entrambi si chiamavano Fratto…e non erano parenti. Quelli materni, invece, non avevano cognomi uguali, come è più normale che succeda. Famiglia numerosa quella di papà: dieci figli. Un po’ meno quella di mamma: solo sette.

Poi venne la guerra e mio padre partì per rientrare, fortunatamente, dopo pochi mesi a causa dell’Armistizio, ma il suo rientro fu difficoltoso e burrascoso tra carenze di tutto e tedeschi ancora presenti al Nord. Decise di entrare subito nella Polizia di Stato, che allora era un corpo militare, e si fidanzò con mamma.

Allora se non si avevano almeno 33 anni non ci si poteva sposare se si era poliziotti e non si aveva una sede di lavoro definitiva. Furono fiadanzati dieci anni mentre mio padre passava dalla città di Taranto , a quella di Milano fino alla definitiva Torino.

Le nozze furono celebrate a Catanzaro Lido e il loro viaggio nuziale fu in treno nel tratto tra la Calabria ed il Piemonte dove il capoluogo,Torino, li aspettava.

Era il 1955 e, da lì a poco, sarebbe iniziato lo sviluppo della FIAT e la grande immigrazione dal Sud dell’Italia.

I fratelli e le sorelle di mio padre andarono chi in Francia, chi in Polonia, chi in Argentina. Quelli di mia mamma che emigrarono si fermarono in Italia e vennero, un po’ alla volta, a stare a Torino dove mio padre offrì loro sostegno morale e pratico.

Erano gli anni della ripresa economica e nel 1958 nacqui io, dopo due anni di lutto per perdita della mia sorellina che era mancata prima che io nascessi alla tenerissima età di tre mesi per una grave bronco-polmonite doppia...

Il resto lo scriverò un altro giorno…a presto

I will write the rest another day…

franco

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